Le ombre si dileguavan velocemente,
senza materia,
perdendosi dentro anfratti di cromature
battute da silenzi .
La bellezza inseguiva ciecamente la velocita',
il desiderio della corsa correva lungo
i profumi di un motore ancora caldo,
antico, meraviglioso.
Fu un attimo di luce tra il nero ed il bianco,
a inondare di piacere il mio scatto,
piu veloce dei raggi di sole
a scaldar il cupolino durante la mia sosta.
Imprecisa, troppo corta, quasi inesistente.
La velocita' era sfuggente, prepotente, sola.
Mentre la bellezza svaniva al mio passaggio.
Fu un attimo...una bandiera a scacchi.
A sventolar colori bianchi e neri.
Fu la mia vittoria,
il mio arrivo,